Benedetta maturità. Dopo gli scritti sono i giorni delle prove orali. Facili, difficili, comunque fonti di ansia che molti ragazzi oggi cercano di esorcizzare su TikTok dove si è originato un trend di video in cui  condividono il loro risultato. E a giudicare da quanto fanno sapere i 1.500 maturandi che hanno risposto all’instant poll di Skuola.net oltre 1 studente su 2 (56%) ha ottenuto un voto superiore a 28/40, corrispondente ad una media del 7 in entrambe le prove, mentre solo 1 su 5 (18%) è rimasto sotto la sufficienza in entrambe le prove.

Dati che sembrano confermare come la maturita 2025 sarà “generosa” tanto quanto quella dell’anno precedente in termini di voti: circa 1 su 10, ad esempio, punta dritto al 100, magari aspirando anche alla lode. Uno su sei pronostica di piazzarsi nella fascia di voto che va tra i 90 e i 99 punti, circa 1 su 4 in quella che va dagli 80 agli 89 punti. Più o meno gli stessi prevedono di ”strappare” un punteggio tra i 70 e i 79 punti. I rimanenti, il 19%, dovranno accontentarsi della sufficienza o poco più.

Comunque vada e quale sarà il voto la maturità resta un esame “tosto”. Sarà che è il vero primo esame della vita, sarà che si tirano le somme del primo vero ciclo di studi, fatto sta che ognuno ricorda il suo, bene o male che sia andato, praticamente vita natural durante… Dal 2018 si viene ammessi anche con qualche insufficienza in pagella. Fanno media anche religione e condotta e, a parte casi clamorosi e irreversibili, passano un po’ tutti. Piaccia o no è’ un po’ il ritorno al 6 politico, che andava tanto di moda qualche annetto fa.

Comunque sia più ragazzi studiano e si diplomano più il Paese cresce in educazione e cultura a prescindere dai voti ma vale per lo studio ciò che vale per lo sport. Non sempre basta partecipare. Nello studio e nello sport serve il talento ma da solo non basta, perchè se non ci sono perseveranza e applicazione si resta al palo. Nello studio e nello sport  si impara subito a proprie spese che le scorciatoie non portano lontano: può andare bene per un’interrogazione, per una gara ma alla lunga chi ha basi e preparazione seria ti passa davanti.

Nello studio e nello sport  c’è un rapporto diretto tra ciò che si fa e ciò che torna indietro: così se studi passi un esame e se ti alleni farai una buona gara. Non si scappa. Nello studio e nello sport , soprattutto se si parte dal presupposto che tutti arriveranno al traguardo, conta come ci si arriva. Non è vero che una maturità “strappata” per benevolenza ha lo stesso peso di un voto pieno e con lode. Così come non è vero che arrivare in fondo a una maratona, a un triathlon o a un ironman trascinandosi, sfiniti e sfatti sia sinonimo di un eroismo epico a prescindere. C’è troppa, inutile e pericolosa retorica in certi finali. Conta come si finisce , eccome se conta. Conta nello sport e conta nella scuola. E non sarebbe male ricordarselo ogni tanto…