Finalmente verrebbe da dire.  Contrariamente ad altri Paesi dove “lo sport fa media” come si usa dire a scuola, dalle nostre parti per usare un eufemismo si può invece dire che per chi studia e fa sport la strada scolastica e accademica non è mai stata spianata. Anzi. E così fatica doppia per provare a conciliare o studio e lo sport, gli allenamenti e le interrogazioni, le gare e gli esami. Ma negli ultimi anni qualcosa sta cambiando per fortuna, vuoi per l’impegno delle Federazioni vuoi per una sensibilità ministeriale che ha accettato l’idea che quasi sempre, chi fa sport studia meglio e di più rispetto a chi non lo fa.

Ora tocca all’Università Statale di Milano che nella seduta del 15 aprile scorso ha fatto registrare il parere favorevole del Senato accademico all’istituzione del Programma Dual Career per gli studenti atleti iscritti in Ateneo. Un passo aventi deciso nel riconoscere che la figura dello studente atleta merita una trattamento differente che non quello delle altre matricole. E allora gli studenti che fanno sport agonistico  richiedere appelli straordinari se la sessione capita in periodo di gare. Potranno contare su percorsi personalizzati per il recupero delle lezioni, salvaguardando l’obbligatorietà della frequenza al 100% alle esercitazioni, ai laboratori e ai tirocini, a volte vincolanti per accedere agli esami. Avranno l’opportunità di modificare il piano di studi in base a esigenze sportive, appoggiarsi a tutor selezionati e, alla fine del percorso universitario, potranno vedere riconosciuto lo status di «studente-atleta» durante la proclamazione della laurea. Uno status mantenuto e conquistato senz’altro, con grandi sacrifici, fino ad oggi, in molte scuole e università senza alcuna agevolazione. Anzi, spesso con pesanti penalizzazioni.

Gli studenti atleti che frequentano la Statale potranno portare avanti la loro passione sportiva insieme all’impegno universitario.  «Esprimo la più viva soddisfazione per il parere favorevole del Senato all’avvio in Statale del Programma Dual Career per gli atleti – ha commentato la Rettrice Marina Brambilla – Nella nostra esperienza, gli atleti e le atlete di alto livello coniugano sempre, alla loro attività sportiva, un impegno e un rigore straordinari nello studio e nella partecipazione alle attività formative. È quindi importante che il nostro Ateneo possa supportarli in questo percorso di conciliazione di studio e sport, valorizzando il merito, la disciplina e la determinazione che li contraddistinguono».

Lo status di studente-atleta è attribuito a tutti gli studenti regolarmente iscritti in Statale a un corso di laurea (triennale o magistrale), una scuola di specializzazione, dottorato di ricerca o master universitario, che praticano sport ad alti livelli agonistici, partecipando a competizioni di particolare rilievo a carattere nazionale o internazionale. Per poter accedere al Programma Dual Career, gli studenti dovranno essere regolarmente iscritti, aver ottenuto i crediti formativi universitari CFU che verranno indicati nel bando o il parere favorevole del comitato scientifico per i master, le scuole di specializzazione o i corsi di dottorato. Inoltre dovranno esser tesserati in una associazione nazionale che fa parte delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) o delle Discipline Sportive Associate (DSA) riconosciute dal CONI e/o dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), essere stati convocati per la preparazione alle Olimpiadi/Paralimpiadi estive o invernali e aver partecipato a squadre nazionali almeno una volta nei 12 mesi precedenti. Le domande saranno poi soggette alla valutazione da parte di una Commissione d’Ateneo, che stilerà una graduatoria soggetta a verifica annuale da parte della stessa commissione, certificata dalla Segreteria studenti.