L’origine del mondo negli occhi di Eva
Cari amici de Il Rinoceronte,
oggi voglio parlarvi di un film. Si chiama “l’origine del mondo” e, come potete immaginare, il riferimento è all’opera straordinaria di Gustave Courbet. Vi allego un’immagine. Pensateci, la riproduzione digitale del dipinto datato 1866 oggi rischierebbe una bella censura sui social, con tanto di segnalazione e sospensione per 15 giorni del profilo. Eppure, proprio sui social accadono le peggiori nefandezze, come successo ad Eva. Protagonista del lungometraggio in questione.
Una regista astuta, Rossella Inglese, ha preso ispirazione da questo dipinto. Attualizzandolo, ridando vita all’origine, come un uroboro.
Nel film viene raccontato il dramma di una giovane donna, Eva. Una bellissima e tormentata diciannovenne in preda ad una crisi esistenziale. Pronta a rinunciare alla vita dopo che un video “hard” è stato fatto rimbalzare sui cellulari dei suoi coetanei. Una storia comune, purtroppo. La vita, si sa, sorprende sempre ed Eva rivive. Rinasce. Per sapere come, dovete vedere il film. Non vi anticipo nulla.
Un film che, a mio modesto parere, dovrebbe essere proiettato nelle scuole. Il ministero della cultura ha partecipato (economicamente) alla realizzazione, dunque, perché non “sfruttarlo”?
La protagonista è Giorgia Faraoni. Eva vive in lei, come se l’avesse assorbita. Posseduta. I suoi grandi occhi non parlano, urlano tutto il dolore, il tormento che brucia, arde dentro di lei. Come il disagio. Così giovane e così brava. Un valore per la pellicola quasi “muta”. Se non fosse per i suoi sguardi “parlanti” ci si annoierebbe. Confesso. Il tema è di grande attualità, e le nuove generazioni, i vostri figli, i vostri nipoti, devono prenderne coscienza. Come noi stessi. Non si può restare indifferenti di fronte a quello che accade ogni giorno. La cronaca ne è piena, basta dare una spulciata al nostro sito. Orrori che, con la giusta educazione all’amore, potrebbero essere evitati.